Entra in vigore un nuovo sistema di etichettatura dei prodotti alimentari chiamato NutrInform Battery.
Il decreto, firmato dai Ministri Patuanelli, Speranza e dall’ex Ministro Bellanova è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 7 dicembre
NutrInform Battery, fortemente voluto dal governo italiano, rappresenta un’alternativa all’etichettatura francese a semaforo, il Nutriscore e tradurrà in un’immagine i valori riportati nella tabella nutrizionale.
L’applicazione del logo NutrInform è ad oggi facoltativa per cui ogni azienda potrà decidere in autonomia se apporlo sulle confezioni dei suoi prodotti.
Ma quali sono le cose che dobbiamo sapere sul logo NutrInform?
Nella comprensione della nuova etichetta ci aiuta Valentina Mele, biologa nutrizionista che ha risposto alle nostre domande.
Nutrinform Battery è il nuovo tipo di etichetta per alimenti che ha l’obiettivo di fornire ai consumatori informazioni nutrizionali chiare, semplici ed esaustive. Le informazioni che il consumatore può ottenere da NutrInform lo aiuteranno nella corretta composizione della propria alimentazione giornaliera. In questo modo sarà più facile compiere scelte consapevoli riguardo ai prodotti da portare sulla propria tavola.
Questo logo andrà apposto sul fronte del pacco e riporterà diverse voci per ogni singola porzione standard di alimento. Nello specifico il consumatore troverà indicazioni sul contenuto di energia espresso sia in KJ che Kcal, sul contenuto di grassi, di grassi saturi, di zuccheri e di sale espressi in grammi.
All’interno del simbolo a batteria è indicata la percentuale di ogni singolo nutriente contenuto nella porzione rispetto all’assunzione giornaliera raccomandata.
È bene ricordare che le RDA (Recommended Daily Allowance) per un adulto sono: 8400kJ/2000Kcal, 70gr di grassi, 20gr di grassi saturi, 90gr di zuccheri e 6gr di sale.
A differenza di altri sistemi di etichettatura europei, il Nutrinform non prende come riferimento, per valutare i valori nutrizionali del prodotto, 100gr del prodotto stesso ma una porzione standard.
La dimensione di una porzione standard varia da una categoria di prodotto all’altra.
La scelta di fare riferimento alla porzione standard parte dal presupposto che, molto spesso, 100gr di prodotto non corrispondono alla porzione realmente consumata.
Leggendo l’etichettatura NutrInform, la parte carica della batteria indicherà quindi la percentuale di energia e nutrienti presenti nella porzione, permettendo al consumatore di quantificarla anche visivamente.
Non troveremo questo nuovo sistema di etichettatura sui prodotti DOP, IGP e STG. La motivazione è evitare il rischio che la presenza di ulteriori loghi distolgano l’attenzione del consumatore dalla possibilità di riconoscere immediatamente il marchio di qualità. In pratica saranno esclusi alimenti come il Parmigiano Reggiano, il Prosciutto di Parma o la Mozzarella di bufala campana.
Un altro criterio di esclusione è quello della grandezza dell’imballaggio. Saranno infatti privi di questa etichetta tutti i prodotti la cui confezione, nella sua superficie più ampia, ha una grandezza inferiore ai 25 cm2. Niente NutrInform, ad esempio, sulle confezioni di formaggio preincartate nel supermercato.
Sebbene lo scopo ultimo di questo tipo di etichettatura sia quello di aiutare il consumatore finale a compiere scelte consapevoli, dobbiamo prestare attenzione ad alcuni punti che potrebbero trarre in inganno.
In primo luogo stiamo parlando di un’etichetta monocromatica. La mancanza di colore potrebbe penalizzare l’immediatezza soprattutto nel caso in cui si volessero paragonare due prodotti.
Abbiamo già parlato del fatto che i valori nutrizionali siano espressi in rapporto a porzioni standard ma non esiste un criterio stabilito in base al quale le aziende possano adeguarsi nella realizzazione della porzione.
Da segnalare infine la discordanza tra i valori di riferimento utilizzati sull’etichetta NutrInform e quelli raccomandati dall’Oms per quanto riguarda l’assunzione giornaliera di zuccheri e sale. Per gli zuccheri vengono indicati 90 gr sull’etichetta contro i 50 gr per le donne e 70gr per gli uomini dall’Oms. Per il sale sull’etichetta NutrInform vengono indicati 6 gr contro i 5 gr consigliati dall’Oms.
Valentina conclude con questo consiglio: ”È bene cercare di fare più informazione possibile per dare al consumatore tutti gli strumenti di comprensione possibile. Della nuova etichettatura vanno analizzati sia i pregi che le criticità. Sicuramente la cosa più importante è educarlo non solo a scegliere un prodotto esclusivamente in base ai dati riportati sull’etichetta nutrizionale, ma anche per le informazioni riportate in toto sulla confezione. Ad esempio ricordarsi di leggere la lista degli ingredienti utilizzati per la realizzazione del prodotto può già fornirci importanti informazioni sulla qualità del prodotto in questione.”