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È possibile un sistema alimentare sostenibile?

È molto ciò che il settore dell’Agrifood può fare per perseguire gli obiettivi di Sviluppo Sostenibile fissati dall’Agenda 2030 dell’ONU.

Il sistema alimentare è diventato sempre più impattante sull’ambiente. Buona parte della popolazione mondiale è abituata a mangiare ciò che vuole senza porsi domande sul processo di produzione o sulle modalità in cui il prodotto è arrivato sugli scaffali del supermercato.

I consumi del sistema alimentare globale

Uno studio pubblicato dalla rivista Nature Food ha condotto all’elaborazione di una banca dati che permette di analizzare l’impatto ambientale dei sistemi alimentari.

Al settore alimentare viene attribuito il 34% di tutte le emissioni climalteranti del pianeta. Si stima, inoltre, che il settore sia responsabile del 70% del consumo globale di acqua dolce.

È ovvio che il sistema alimentare globale debba evolvere verso la sostenibilità.

Food System Summit

Il Segretario Generale ONU ha convocato un Vertice Mondiale sui Sistemi Alimentari – UN Food Systems Summit.

Il Vertice è cruciale nel disegnare la rotta in materia di agricoltura e alimentazione. Come si legge nel sito dell’Onu, vuole promuovere «azioni per compiere progressi sui 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile, ciascuno dei quali, in una certa misura, si fonda su sistemi alimentari più sani, sostenibili ed equi».

Iniziative dell’Unione Europea

Sostenibilità è quindi la parola d’ordine per la filiera agroalimentare. La chiede l’Unione Europea attraverso il Green deal e la strategia Farm to Fork che impongono una riduzione dei pesticidi e dei fertilizzanti nelle coltivazioni e degli antibiotici negli allevamenti. Il Recovery Plan, inoltre, concederà un supporto economico a chi investirà in innovazione sostenibile.

Cosa succede in Italia

Tra il 2016 e il 2020 in Italia sono nate 22 startup agrifood sostenibili, il 29% delle startup agroalimentari nate nel periodo considerato.

In queste aziende si diffondono pratiche di economia circolare per prevenire degli sprechi. Si riscopre il ruolo delle filiere corte per ridurre le distanze tra produttore e consumatore e le disuguaglianze tra i redditi del piccolo produttore e della grande distribuzione.

Cresce l’interesse nei confronti del packaging sostenibile che non significa esclusivamente un imballo riciclabile o realizzato con materie prime riciclate, ma uno strumento in grado di parlare ai diversi attori della filiera condividendo informazioni chiare ed accessibili, facilitando le attività logistiche.

Sistemi innovativi per la tracciabilità al servizio della sostenibilità

Grande importanza in questo senso assume l’innovazione tecnologica che spazia dalle tecnologie per l’agricoltura di precisione fino ad arrivare a sistemi di tracciabilità basati sulla blockchain.

La blockchain è una delle tecnologie più innovative in grado di generare benefici sia in termini di competitività economica che di trasparenza per l’intero comparto. Con questo sistema è possibile raccogliere e trasmettere informazioni che spaziano a 360°: ingredienti e materie prime, tabelle nutrizionali, allergeni, date di produzione, di trasporto e di scadenza, caratteristiche dell’imballaggio, informazioni sul trasporto e sull’origine dei lotti. L’impatto è positivo sull’intera filiera abilitando trasparenza e accessibilità informativa, facilitando la gestione del cibo e prevenendo gli sprechi estendendo l’esperienza del consumatore oltre la fase di acquisto e consumo.

Trackyfood si inserisce proprio in questo contesto, offrendo alle aziende servizi di tracciabilità innovativa basati su tecnologia blockchain, supportando le aziende nel loro processo di digitalizzazione così da aiutarle nel loro contributo alla creazione di sistemi alimentari realmente sostenibili.

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