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Intelligenza artificiale e blockchain, le tecnologie si siedono a tavola

Nel mondo in rapida evoluzione dell’agricoltura e dell’industria alimentare, l’innovazione tecnologica sta aprendo nuove porte per garantire in modo sempre più efficace la trasparenza e la sicurezza alimentare da un lato e una sempre maggiore produttività dall’altro.

Diverse sono le tecnologie rivoluzionarie che entrano in campo per raggiungere questi obiettivi, quelle che ad oggi sembrano essere le più impattanti sul settore sono la blockchain e l’intelligenza artificiale.

Tradizionalmente l’agricoltura e il cibo in generale hanno radici profonde nella manualità e nelle pratiche consolidate nel tempo, oggi, invece, l’integrazione di questi strumenti digitali sta ridefinendo l’intera catena alimentare, dall’agricoltura alla tavola.

Intelligenza artificiale in agricoltura, cosa fa Arnaldo Caprai

L’utilizzo dell’AI in agricoltura ha varie applicazioni, le principali riguardano sicuramente la previsione e la gestione delle colture. Attraverso l’analisi dei dati meteorologici, delle condizioni del suolo e dell’andamento storico delle colture, i sistemi di IA sono in grado di generare previsioni accurate sulla crescita delle piante e sui momenti ottimali per seminare e raccogliere. Ciò non solo consente un migliore utilizzo delle risorse, come l’acqua e i fertilizzanti, ma contribuisce anche a massimizzare la resa delle coltivazioni.

Inoltre, l’IA è impiegata anche nella gestione delle malattie delle piante, nella raccolta automatizzata e nella selezione dei raccolti, riducendo il fabbisogno di lavoro manuale e aumentando la produttività. L’agricoltura basata sull’IA sta contribuendo a rendere l’industria alimentare più sostenibile, efficiente e capace di affrontare le sfide globali legate alla produzione di cibo.

Un esempio è la cantina vinicola Arnaldo Caprai, una delle aziende che hanno guidato la riscoperta del Sagrantino di Montefalco e che da sempre ha dimostrato una particolare attenzione alla ricerca, alla sperimentazione e all’innovazione.

Alla Arnaldo Caprai sono stati tra i primi a utilizzare i sensori nei campi per guidare le coltivazioni, a lavorare sulla razionalizzazione della gestione fitosanitaria del vigneto, sulla limitazione delle concimazioni azotate, sulla ricerca della qualità delle uve all’interno di un processo di sostenibilità produttiva, sostenuto dall’implementazione del progetto Agroclim Techology.

Nestlé, l’AI a servizio dei processi di Ricerca e Sviluppo

Le applicazioni dell’AI non si limitano al solo settore agricolo, infatti risulta una tecnologia importante anche nei processi decisionali delle aziende food.

Nestlé, il colosso svizzero del Food & Beverage, stanzia da tempo importanti investimenti nell’Artificial Intelligence e nel Machine Learning, in particolare per migliorare il proprio processo di Ricerca e Sviluppo. Dal 2016 ad oggi, ha registrato un’accelerazione di processo pari al 60%. Significativa la campagna avviata nel 2018 in Giappone, “Nestlé Wellness Ambassador”, durante la quale sono state coinvolte circa 100mila persone.

Gli aderenti al programma sono stati invitati a inviare le foto dei loro pasti utilizzando un’app molto usata in Giappone e in cambio hanno ricevuto consigli sul loro stile di vita e sulla loro alimentazione. Il programma ha previsto, inoltre l’invio di un kit, che, oltre a contenere capsule di tè dall’alto valore nutritivo, frullati, snack e altri cibi ricchi di vitamine, prevedeva anche la presenza di strumenti per la raccolta di sangue e DNA per aiutare l’azienda a identificare intolleranze agli alimenti o predisposizioni genetiche a patologie croniche.

L’intento di Nestlé è ovviamente quello di creare cibi personalizzati sulle esigenze nutrizionali delle persone e in grado di prevenire le malattie più comuni.

Coca‑Cola® Y3000, la bevanda del futuro creata con lo zampino dell’intelligenza artificiale

Recentemente anche Coca-Cola® ha lanciato, solo in alcuni mercati selezionati quali Stati Uniti, Canada, Cina, Europa e Africa e in edizione limitata, il suo primo prodotto creato con l’intelligenza artificiale: Coca‑Cola® Y3000, disponibile sia nella versione Regular che in quella Zero Sugar.

La ricetta è stata creata attraverso un processo in due fasi. In primo luogo, i ricercatori di Coca-Cola hanno raccolto le principali preferenze e tendenze di gusto per capire come i consumatori immaginano e pensano il gusto del futuro. Queste informazioni sono state poi elaborate dal sistema di intelligenza artificiale di Coca-Cola® per sviluppare profili e abbinamenti di sapori. Così è nata Coca‑Cola® Y3000 che ha, o almeno così dicono, un “sapore futuristico” e che sarà attuale e rinfrescante oggi come nell’anno 3000, o almeno così spera Coca-Cola®.

La blockchain per la tracciabilità, Barilla e Costa d’Oro

Le diverse applicazioni della blockchain nel settore agroalimentare forse sono più intuitive anche perché è da tempo ormai che si parla dei grandi vantaggi di questa tecnologia.

In primo luogo, la blockchain offre una maggiore trasparenza in tutta la catena di approvvigionamento alimentare. Ogni passo, dalla produzione, al trasporto fino alla distribuzione, può essere registrato in modo immutabile su una blockchain condivisa. Questa visibilità completa consente ai consumatori di tracciare l’origine e la storia di un prodotto alimentare in modo affidabile, fornendo maggiore fiducia riguardo alla qualità e alla sicurezza.

Barilla, ad esempio, a partire da giugno 2023 mette in commercio vasetti di Pesto Barilla alla Genovese dotati di un QR code sull’etichetta. Attraverso la scansione del QR code il consumatore sarà in grado di ripercorrere il viaggio del basilico contenuto nel barattolo dal campo fino alla produzione del pesto. Il sistema di tracciabilità è basato su tecnologia blockchain che permette di comunicare l’intera filiera, svelandone origine, valore e sostenibilità.

Anche Costa d’Oro, attraverso una partnership con Trackyfood, lo scorso maggio ha lanciato “ZERO”, il primo olio sul mercato italiano certificato Zero Pesticidi Residui la cui tracciabilità è certificata attraverso tecnologia blockchain.

Anche in questo caso, attraverso il QR code presente in etichetta, il consumatore può accedere a tutte le fasi del processo produttivo, sia di tracciabilità che di analisi verificando la trasparenza delle informazioni.

Blockchain per il Made in Italy

I vantaggi della blockchain non si limitano alla trasparenza delle informazioni che vengono fornite al consumatore, ma riduce anche il rischio di frodi alimentari che tanto danneggiano i produttori, così come elimina il rischio di italian sounding che hanno forti ripercussioni negative sui veri prodotti Made in Italy.

Infine, in tempi in cui la sicurezza alimentare sta acquisendo sempre maggiore rilevanza, la blockchain semplifica la gestione delle crisi alimentari e delle richieste di richiamo dei prodotti. Con la tracciabilità accurata resa possibile dalla tecnologia blockchain, le aziende possono individuare rapidamente la fonte di potenziali contaminazioni o problemi di sicurezza e prendere misure correttive in modo tempestivo, proteggendo così la salute dei consumatori.

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